Avete già potuto visitare Venezia e volete conoscere meglio le sue isole?
Le isole della laguna: Murano, Burano, Torcello
Con il vaporetto (oppure con un taxi privato, posso fornire un preventivo se lo desiderate) ci dirigiamo verso l’isola di Torcello. Già prima di sbarcare ci accorgiamo che Torcello è un’isola silenziosa, immersa nel verde dove non è difficile trovare gruppi di fenicotteri rosa. Passeggiamo attraverso i numerosi orti e ci sembra incredibile che quest’isola così quieta e abitata oggi da poche decine di persone sia stata 1500 anni fa la culla della civiltà veneziana! Fu proprio qui infatti che nel VII secolo gli abitanti della terraferma, si rifugiarono per sfuggire all’invasione delle orde barbariche. Visitiamo l’antichissima Cattedrale di Santa Maria Assunta dove resteremo incantati di fronte al prezioso mosaico del Giudizio Universale, una delle prime rappresentazioni dell’aldilà da cui anche Giotto e Michelangelo, ben più tardi, presero ispirazione. Vedremo anche la vicina chiesa di Santa Fosca, piccola, mistica, perfetta nella sua forma rotonda. Nelle giornate limpide vale la pena di salire anche sul campanile da dove avremo una visione a 360 gradi della laguna. Il tempo di pranzare in qualche tipica trattoria e ripartiamo per Murano, l’isola del vetro soffiato. Dalla fine del 1200 Murano ospita le fornaci dove i maestri vetrai da secoli lavorano il vetro utilizzando le antiche tecniche di soffiatura: sabbia silicea, soda e calce diventano così dei veri e propri capolavori. Potremo quindi visitare l’isola, e immergerci tra i colori e le trasparenze del vetro di Murano, il fiore all’occhiello dell’artigianato veneziano. Entreremo infine in una tipica fornace per assistere ad una interessante dimostrazione di come i maestri realizzano il vetro soffiato. La nostra seconda tappa sarà l’isola di Burano: verde, giallo, blu, viola, rosso, rosa, azzurro… Le case di Burano sfoggiano una gamma di colori che non può che mettere allegria. Burano è il paradiso dei fotografi: scorci variopinti tra le case dei pescatori, le nasse appoggiate sulle rive, le reti da pesca stese per essere riparate dopo una giornata al largo. E non manca la torre pendente, che ormai identifica lo skyline di Burano. Se gli uomini vivono ancora oggi di pesca, resiste tra le donne l’arte del merletto. Non è difficile trovare qualche signora seduta all’interno di una bottega tipica o sull’uscio di casa, che con ago e tombolo sia intenta a creare raffinati lavori. L’arte del merletto di Burano è da secoli uno dei tesori di Venezia.Cosa vedremo:
Durata: circa 6-7 ore
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