Perché Padova Urbs picta è patrimonio UNESCO

Nello scorso mese di luglio abbiamo tutti esultato: Padova “urbs picta”, è entrata a far parte a tutti gli effetti della lista dei beni patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Già nel 1997 il suo magnifico Orto botanico era stato ammesso al titolo UNESCO come modello di un’eccezionale tradizione culturale e di uno scambio di influenze notevoli nell’ambito delle scienze mediche botaniche.

L’Orto Botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia”.

Così oggi Padova è l’unica città italiana e una delle poche città al mondo a poter vantare due siti Unesco.

Dopo 24 anni infatti i ben 3.694 metri quadrati di affreschi medievali sono stati riconosciuti come un patrimonio straordinario, di valore storico e artistico eccezionale.

Giotto nel 1300 porta in città una vera e propria rivoluzione stilistica e culturale, diventando poi un modello seguito da numerosi altri artisti: Altichiero da Zevio, Guariento, Giusto Da Menabuoi, Jacopo Avanzi hanno decorato gli interni dei più begli edifici padovani, creando un mondo variopinto di enorme valore, una testimonianza che è arrivata quasi intatta al 2021.

Secondo l’UNESCO “i cicli affrescati padovani illustrano l’importante scambio di idee che esisteva tra i protagonisti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all’inizio del XIV secolo. Gli artisti hanno mostrato grande abilità nel dare forma visiva a queste idee e le loro capacità tecniche hanno permesso ai cicli affrescati padovani non solo di diventare un modello per gli altri, ma anche di dimostrarsi notevolmente resistenti al passare del tempo. Il gruppo di artisti in cerca di innovazione, riuniti a Padova, favorì allo stesso tempo uno scambio di idee e un know-how che portò a un nuovo stile nell’affresco. Questo nuovo stile non solo influenzò Padova per tutto il XIV secolo, ma costituì la base ispiratrice per secoli di lavori di affresco nel Rinascimento italiano e oltre. Con questa vera e propria rinascita di una tecnica pittorica antica, Padova ha fornito un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l’avvento della prospettiva rinascimentale. Queste innovazioni segnano una nuova era nella storia dell’arte, producendo un irreversibile cambio di direzione”.

COS’E L’UNESCO E COSA FA

United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization: ecco cosa significa l’acronimo UNESCO. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura venne creata nel 1945, al termine della Seconda Guerra Mondiale per volere di un gruppo di Ministri dei Paesi alleati ben coscienti del dramma anche culturale che aveva preso origine dagli scempi e dalle distruzioni della guerra.

Tra gli obiettivi dell’UNESCO c’è la tutela di una lista di siti importanti culturalmente o dal punto di vista naturalistico, la cui conservazione e sicurezza sono ritenute fondamentali per la comunità mondiale.

Attualmente i beni tutelati dall’UNESCO sono 1154, presenti in 167 Paesi (dei quali 58 in Italia: siamo nel Paese che ne detiene la maggior parte!) .

Chi candida un sito per far parte della lista dei beni protetti dall’UNESCO deve saper garantire salvaguardia e tutela degli stessi, e indirettamente assicurare un impegno per pace e sviluppo ai territori tutelati.

Ecco allora la lista di quello che a Padova è entrato a far parte della lista dell’UNESCO:

la Cappella degli Scrovegni

il Palazzo della Ragione

La Basilica di Sant’Antonio

il Battistero della Cattedrale

la Chiesa dei santi Filippo e Giacomo agli Eremitani

la Cappella della Reggia Carrarese

l’Oratorio di San Giorgio

l’Oratorio di San Michele

 

Scopri gli itinerari più belli per visitare la città di Padova e le altre città UNESCO del Veneto: Venezia, Vicenza e Verona.

(fonti: www.unesco.it – www.padovaurbspicta – Wikipedia – https://ilbolive.unipd.it)

Nelle foto: il ciclo affrescato nel Palazzo della Ragione di Padova, ninfee nell’Orto botanico di Padova, affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, logge del palazzo della Ragione di Padova. 

– agosto 2021 –